Il comprensorio del Monte San Giorgio

L'area del Monte San Giorgio nel Canton Ticino, Svizzera, è famosa in tutto il mondo per la rara fauna fossile eccezionalmente conservata di invertebrati, pesci, rettili marini e rettili terrestri.

La montagna raggiunge i 1097 m s.l.m. e fa parte di un piccolo complesso montuoso tra i due rami meridionali del Lago di Lugano, al confine tra Svizzera e Lombardia. Il complesso montuoso include il Prasacco in Svizzera, il Monte Pravello (1015 m s.l.m.), attraversato dal confine italo-svizzero, e i Monti Orsa (998 m s.l.m.), Casolo (625 m s.l.m.) e Grumello (684 m s.l.m.) sul territorio italiano della Provincia di Varese.

 

Nel 2003 il versante svizzero del complesso del Monte San Giorgio è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO, all’interno dei siti di interesse naturale (“natural sites”). Nel 2010 l'area italiana del complesso dei monti Pravello, Orsa, Casolo e Grumello è stata anch’essa inclusa all’interno del sito UNESCO. Il sito UNESCO del Monte San Giorgio è uno dei soli 28 in tutto il mondo di interesse strettamente geo-paleontologico ( https://whc.unesco.org/en/list/1090/ ). Il criterio per l'inclusione nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO recita come segue:

 

"Il Monte San Giorgio rappresenta il miglior record fossile noto di vita marina risalente al Triassico (251-201 maf), record che registra inoltre importanti resti di vita sulla terraferma. Il sito ha restituito numerosi e disparati fossili, molti dei quali mostrano una completezza eccezionale e una conservazione unica. La lunga storia degli studi fatti sull’area e la gestione disciplinata delle risorse hanno portato alla creazione di ricche collezioni di esemplari eccezionali, ben documentati e catalogati, che sono alla base di una ricca letteratura scientifica geologica. Di conseguenza, il Monte San Giorgio risulta essere l’area di riferimento principale per quanto riguarda le future scoperte di fossili marini triassici a livello globale”. ’

 

L’area del sito UNESCO italo-svizzero è circondata da una “zona cuscinetto” (zona buffer) di alcuni chilometri quadrati, che comprende anche siti fossiliferi giurassici (201-145 maf) come quello della Cava di Saltrio, in Provincia di Saltrio, luogo di rinvenimento di vari resti di invertebrati e vertebrati marini, oltre al famoso Saltriovenator zanellai, uno dei due soli dinosauri carnivori italiani.

 

Il Sito Unesco del Monte San Giorgio è un "Fossillagerstätte" (ovvero un sito fossilifero caratterizzato da una eccezionale conservazione di abbondanti resti fossili) unico nel suo genere. All’importanza scientifica del sito si aggiunge quella storica: sulle faune provenienti dal sito hanno lavorato diverse generazioni di paleontologi, studenti e innumerevoli appassionati. I primi ritrovamenti sono stati riportati dal geologo e paleontologo milanese Giulio Curioni (1796-1878) nel 1847. Da allora il sito non ha mai smesso di restituire fossili spettacolari. La maggior parte del materiale raccolto proviene da scavi paleontologici e attività minerarie sia svizzere che italiane condotte nell’area tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo e coordinate rispettivamente dall’Università di Zurigo e dal Museo di Storia Naturale di Milano. In tempi più recenti, importanti campagne di scavo sono state inoltre condotte dal Museo Cantonale di Lugano e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Milano. Nel complesso sono stati rinvenuti più di 21.000 esemplari fossili, tra piante e animali, invertebrati e vertebrati, di varie dimensioni, molti completi e articolati, principalmente provenienti da orizzonti rocciosi la cui età va dall’Anisico Superiore al Ladinico Superiore (Triassico Inferiore), datati a circa 237-243 milioni di anni fa.

 

Molti di questi esemplari sono stati preparati e poi studiati e pubblicati in varie riviste scientifiche nazionali e internazionali dai ricercatori; molti altri esemplari sono ancora in fase di preparazione e attendono il loro turno per essere presentati al mondo. Vari tra i reperti pubblicati sono stati fondamentali per la comprensione dell’evoluzione e distribuzione di vari gruppi estinti, primi fra tutti i rettili marini triassici. I migliori reperti sono esposti in musei pubblici, distribuiti geograficamente tra Zurigo (Palaeontological Museum of the University of Zurich), Milano (Museo di Storia Naturale di Milano; Museo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Milano), la provincia di Varese (Museo Civico dei Fossili di Besano) e il Canton Ticino in Svizzera (Museo dei Fossili del Monte San Giorgio, Meride).

Non solo la bellezza degli esemplari ma anche la ricchezza degli orizzonti fossiliferi e la loro provata inesauribilità fanno del Monte San Giorgio uno scrigno di tesori paleontologici, una parte dei quali ancora nascosti e che attendono di essere scoperti.

Il Civico Museo Insubrico di Storia Naturale a Clivio ospita alcuni di questi reperti, in particolare una ricca collezione di esemplari provenienti dal sito triassico di Cà del Frate presso Viggiù.